Con 6 vittorie e 6 sconfitte, i Golden State Warriors galleggiano a metà classifica della Conferenza Ovest, a metà strada tra il playoff e la corsa per la lotteria. È il 22° giorno della stagione 2025-26, e già si sente l’odore di un campionato che non segue le regole. Mentre i Memphis Grizzlies affondano a 4-8, in lotta per non essere i peggiori della Conferenza, un’altra storia sta scrivendo pagine che non si vedevano da anni: i Orlando Magic, settimi in Est, hanno battuto i Boston Celtics in tre dei quattro incontri della stagione regolare, portandosi a casa un vantaggio psicologico che in playoff conta più di un numero di vittorie.
La sorpresa di Orlando: quando il sesto senso batte il secondo posto
Nessuno lo aspettava. I Celtics, con Jayson Tatum e Jaylen Brown in forma, erano i favoriti per la finale dell’Est. Ma i Magic, guidati da Paolo Banchero e Franz Wagner, hanno giocato come se avessero un piano segreto. Il 23 dicembre 2024, al Kia Center di Orlando, 108-104. Il 9 aprile 2025, ancora a casa, 96-76. Solo una sconfitta, a Boston il 17 gennaio, quando i Celtics hanno schiacciato 121-94. Un rapporto 2-1 che ha fatto tremare la testa dei bookmaker. E quando il 2025 NBA playoffs ha iniziato, i Magic hanno affrontato i Celtics in prima fase con un’arma in più: la fiducia. Non è solo un vantaggio statistico. È un’energia. Come quando un underdog sa che ha già vinto una battaglia prima del combattimento.La Conferenza Ovest: un caos organizzato
Nella Conferenza Ovest, il caos è regola. I San Antonio Spurs e i Denver Nuggets sono a pari merito (8-2), ma i Nuggets hanno perso Jamal Murray a dicembre. Gli Los Angeles Lakers sono quarti (8-3), ma LeBron James ha giocato solo 14 partite. I Houston Rockets (6-3) e i Minnesota Timberwolves (7-4) stanno sorprendendo. E i Phoenix Suns, con Kevin Durant infortunato, sono solo settimi (6-5). I Warriors? A 6-6, a un passo dal taglio. Ma qui non si tratta di numeri. È una questione di identità. Dopo l’era di Curry-Klay-Thompson, chi è il nuovo volto della franchigia? Jonathan Kuminga? Brandin Podziemski? La risposta potrebbe arrivare prima di Natale.La finale dell’Ovest: una prima dal 1996
Ecco il colpo di scena che ha fatto impazzire i statistici: la finale della Conferenza Ovest 2025 non avrà nemmeno una squadra della California o del Texas. Per la prima volta da quando i Seattle SuperSonics e i Houston Rockets si affrontarono nel 1996, nessuna franchigia di quei due stati arriverà in finale. I Nuggets, i Timberwolves, i Spurs, i Grizzlies… tutti fuori dai soliti confini. È un segnale: la NBA non è più una competizione tra giganti costieri. È diventata una guerra di centro. E il cuore del basket sta battendo a Denver, a Minneapolis, a San Antonio. Il calcio ha il suo “Serie A” con le grandi città. La NBA ha ora il suo “Heartland Playoffs”.
Storie da record: Nesmith e il miracolo di Indianapolis
Nel cuore dell’Est, a Rocket Arena di Cleveland, i Indiana Pacers hanno fatto qualcosa che nessuno aveva mai fatto: sono tornati da 9 punti di svantaggio nell’ultimo minuto di una partita di playoff. E l’hanno fatto con Aaron Nesmith. Sei canestri da tre punti nel quarto periodo. Sei. In una partita di playoff. Mai successo prima. Il record precedente era 4, detenuto da Klay Thompson nel 2016. Nesmith non ha solo segnato: ha cambiato la storia. La partita contro i New York Knicks è finita 118-115. Il pubblico era in piedi. Gli arbitri (David Guthrie, Courtney Kirkland, Eric Dalen) non hanno potuto fare altro che guardare. Era un film. E lui era il protagonista.Chi è in pericolo? E chi sta costruendo?
I Memphis Grizzlies sono in crisi. Jaren Jackson Jr. è infortunato, e la squadra non ha un vero leader. La loro difesa è disorganizzata. I Los Angeles Clippers (3-7) sono a un passo dall’essere esclusi. I Dallas Mavericks e i Sacramento Kings (entrambi 3-8) sembrano più interessati a vincere la lotteria che a giocare per il playoff. Ma c’è speranza. I Portland Trail Blazers (5-5) hanno un giovane coraggio. I Utah Jazz (4-7) stanno costruendo qualcosa di solido. E i Golden State Warriors? Hanno tempo. Hanno esperienza. E hanno Curry. Anche se non gioca 40 minuti, quando serve, lui è ancora l’uomo che può cambiare tutto con un tiro.
Cosa succederà ora?
Nelle prossime tre settimane, la NBA diventerà più calda. I Warriors affronteranno i Nuggets, i Celtics incontreranno i Heat, e i Magic dovranno dimostrare che la loro vittoria sulla squadra migliore dell’Est non è stata una fortuna. Intanto, il mercato di gennaio si avvicina. Chi si muoverà? Chi cederà? Chi acquisterà? E soprattutto: chi sarà pronto per i playoff?Frequently Asked Questions
Perché i Magic hanno avuto un vantaggio sui Celtics nonostante siano settimi?
I Magic hanno vinto 2 delle 3 partite della stagione regolare contro i Celtics, inclusa una vittoria decisiva a casa il 9 aprile 2025 (96-76). Nella NBA, il tie-breaker tra squadre con lo stesso record è determinato dai risultati diretti. Questo ha dato a Orlando il vantaggio di campo nella serie, anche se Boston era seconda. In playoff, questo significa meno viaggi e più supporto della folla.
Perché la finale dell’Ovest senza California o Texas è così importante?
Dalla fine degli anni ’90, le finali della NBA erano dominate da franchigie della California (Lakers, Warriors, Clippers) o del Texas (Spurs, Mavericks, Rockets). La mancanza di squadre da questi stati nel 2025 segna un cambiamento strutturale: la crescita di franchise come Nuggets e Timberwolves, unita alla crisi di squadre storiche, ha ridisegnato la geografia del basket. È un segnale che il potere si sta spostando verso il centro.
Aaron Nesmith ha davvero fatto sei triple nel quarto periodo di una partita di playoff?
Sì, è un record assoluto. Prima di lui, nessun giocatore aveva mai realizzato più di 4 triple in un solo quarto di playoff, un record condiviso da Klay Thompson (2016) e Reggie Miller (1998). Nesmith ha fatto 6 su 8 tentativi nel quarto periodo della partita contro i Knicks, portando gli Pacers da un svantaggio di 9 punti a una vittoria. È stato il primo caso dal 1998 in cui una squadra vince dopo essere stata sotto di 9+ punti nell’ultimo minuto.
I Warriors possono ancora arrivare ai playoff?
Sì, ma devono vincere almeno 12 delle prossime 18 partite. Al momento, sono noni, a 2 vittorie dai top 8. La loro prossima settimana è cruciale: affrontano i Nuggets, i Suns e i Jazz, tutte squadre in lotta per i playoff. Se Curry torna in forma e la difesa migliora, i Warriors possono ancora salire. Ma se perdono altre 3 partite di fila, la corsa al playoff diventerà un miraggio.
Perché i Grizzlies stanno lottando così tanto?
La loro difesa è tra le peggiori della lega, e Jaren Jackson Jr. è fuori per infortunio da metà novembre. Senza il loro bloccatore e difensore chiave, la squadra perde coesione. Inoltre, Desmond Bane ha segnato solo 15 punti di media negli ultimi 5 giochi, ben sotto la sua media stagionale. Il coach Taylor Jenkins ha provato a cambiare lo schema offensivo, ma senza un leader chiaro, la squadra sembra confusa. Il mercato di gennaio potrebbe essere la loro unica salvezza.
Cosa significa per la NBA il fatto che i Pacers abbiano vinto dopo essere stati sotto di 9 punti nell’ultimo minuto?
Significa che il basket moderno è diventato più imprevedibile. Con il ritmo accelerato, i tiri da tre e l’attenzione ai dettagli, anche le squadre più deboli possono fare una grande rimonta in pochi secondi. Questo record ha cambiato la mentalità dei coach: non si può più pensare che una partita sia persa prima dell’ultimo tiro. La NBA sta diventando più emozionante, ma anche più stressante per i giocatori. Ogni secondo conta.